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Ascensore bloccato: ecco cosa fare
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Ascensore bloccato: ecco cosa fare

Le 10 regole da seguire se restate chiusi in ascensore. Ricordando sempre che l'ascensore fermo è estremamente sicuro


Restare chiusi in un ascensore bloccato. Un incubo. Ma solo all’apparenza. Se già un ascensore risulta statisticamente il mezzo di trasporto più sicuro al mondo, un ascensore fermo è ancora più sicuro. Gli ascensori moderni, peraltro, sono dotati di dispositivi che garantiscono agli utenti la maggior protezione possibile. I pericoli per chi si trova all’interno di un ascensore bloccato, pertanto, sono in realtà assolutamente minimi, se non quasi nulli. L’importante è mantenere la calma e seguire con precisione le operazioni suggerite per questi casi.
Cosa fare, dunque, se l’ascensore si blocca? Ecco tutto quel che c’è da sapere se volete uscire in tempi estremamente brevi da una tra le situazioni più temute al mondo, benché molto meno pericolosa di quanto si possa pensare. Leggete con attenzione questo vademecum: si tratta delle 10 cose da fare se l’ascensore si blocca. Prima di tutto, naturalmente, come si diceva bisogna mantenere la calma. Riuscire a stare tranquilli vi permetterà di mettere in pratica tutti i consigli più idonei in situazioni del genere, ricordando che- a meno che non vi troviate in situazioni di evidente emergenza- è meglio attendere i soccorsi, piuttosto che avventurarsi in pericolose (queste sì!) operazioni di salvataggio-faidate. Ecco quindi che l’intervento immediato di tecnici preparati e affidabili risulta di fondamentale importanza.

Regola n. 1: niente panico

Non lasciamo spazio all’ansia, all’angoscia o al terrore vero e proprio. La lucidità mentale sarà il nostro più fidato alleato per uscire da una situazione psicologicamente difficile e impegnativa. Pensiamo, innanzitutto, che- seppure lo spavento è elevatissimo- come abbiamo spiegato sopra in quasi tutti i casi un ascensore bloccato non rappresenta una situazione oggettivamente pericolosa. Gli ascensori moderni sono per esempio dotati di luci di emergenza che, in mancanza di energia elettrica, mantengono comunque illuminato l’abitacolo per un periodo di tempo sufficiente a svolgere le operazioni necessarie alla richiesta di aiuto e, in ogni caso, per un tempo notevolmente lungo (così che il buio non vada ad aggravare il già opprimente senso di paura e angoscia). Gli ascensori moderni sono inoltre dotati di freni automatici, in grado di sostenere la cabina anche in caso di gravi danni alle funi. Vi sono infine i pulsanti di emergenza: da utilizzare senza pensarci due volte, come vedremo tra pochi punti.

Regola n. 2: aiutiamo gli altri a mantenere la calma

Riuscire a stare tranquilli all’interno di un ascensore bloccato non è facile, lo sappiamo. Ci sono persone maggiormente predisposte all’autocontrollo, altre che più facilmente si fanno prendere dal panico. Se noi facciamo parte della prima categoria, aiutiamo gli altri a mantenere il più possibile la calma. In particolare, cerchiamo di comprendere se i nostri compagni di cabina sono particolarmente ansiosi: in questo caso, sdrammatizzare e cercare di convogliare il discorso verso argomenti diversi dal pericolo imminente è di fondamentale importanza. Va sottolineato, infatti, che restare chiusi in ascensore rappresenta uno tra i più temibili incubi per coloro che, per esempio, soffrono di claustrofobia. Parliamo di una delle fobie più diffuse: la paura, cioè, dei luoghi chiusi e ristretti. Se poi questo spazio resta fermo, sospeso nell’aria: beh, la paura si trasforma immediatamente in panico. La persona claustrofobica, se chiusa dentro un ascensore bloccato, farà di tutto per trovare una via d’uscita e poter scappare all’aria aperta. Verrà presa dal terrore di non riuscire più a respirare e, stando così le cose, il suo respiro si farà realmente più affannoso e difficoltoso. Ecco quindi che la calma diventa, in questo caso, ancora più importante. E fondamentale risulta l’aiuto di eventuali altre persone che si ritrovano nella stessa situazione: ossia, delle altre persone chiuse nel medesimo ascensore. Saranno loro a poter dare il primo aiuto a chi soffre di claustrofobia o, comunque, a coloro che vengono evidentemente presi subito dal panico.

Regola n. 3: premiamo il tasto di allarme

Ogni ascensore è dotato di un pulsante di allarme. Dopo aver razionalizzato che la situazione è oggettivamente gestibile, e dopo aver compreso che l’atteggiamento ideale è quello di attendere aiuto dall’esterno, premiamo senza esitazione il tasto di allarme. Questo avviserà tutti coloro che sono presenti all’interno dell’edificio che ci sono persone chiuse dentro l’ascensore e rappresenterà il primo, valido modo per richiedere aiuto all’esterno.

Regola n. 4: solo se ci troviamo a un piano, premiamo l'apri-porta

Solo ed esclusivamente se siamo certi che l’ascensore sia bloccato a un piano, e solo ed esclusivamente se l’ascensore è a porte automatiche, premiamo il pulsante dell’apri-porta. Naturalmente, nel fare questo non avventuriamoci in balzi in avanti, con l’impeto trepidante di chi ritrova all’improvviso la libertà. Manteniamoci, anzi, calmi e fermi nel punto in cui ci troviamo. Qualora la porta si apra realmente, verifichiamo con lo sguardo e con la punta del piede di trovarci realmente al piano: in questo caso, la via d’uscita sarà garantita. In caso contrario, sia che la porta non si apra, sia- ancora peggio- che non ci troviamo al piano, dovremo in assoluta tranquillità mettere in pratica i passaggi successivi.

Regola n. 5: illuminiamo la cabina

Tutte le operazioni descritte nei punti precedenti sono possibili se, naturalmente, l’illuminazione della cabina è funzionante. Nei casi in cui l’ascensore fosse al buio è necessario ricercare al più presto una fonte di luce e, con questa, illuminare i punti più importanti per eseguire le operazioni di salvataggio. Prima di tutto, vanno illuminati i tasti della pulsantiera. Per fare questo, possiamo utilizzare la torcia del cellulare o, laddove questa non sia presente tra le opzioni del dispositivo mobile, possiamo utilizzare la luminosità creata dal display del cellulare stesso. Poniamo molta attenzione, naturalmente, affinché la batteria del telefono sia sufficientemente carica: in caso contrario, utilizziamo il cellulare soltanto per i pochi istanti necessari. Il primo pulsante da premere, una volta illuminata la cabina dell’ascensore, è naturalmente quello di allarme.

Regola n. 6: contattiamo la ditta manutentrice

L’intervento immediato della ditta manutentrice è, naturalmente, ciò che fa la differenza. Inutile dire che la scelta del manutentore deve, prima di tutto, prendere in considerazione le tempistiche e le modalità con cui avvengono le uscite di emergenza. In caso di ascensore bloccato, se si dispone del contatto diretto della ditta manutentrice, contattare direttamente la ditta. Se non si dispone di tale contatto diretto, le persone rimaste chiuse all’interno dell’ascensore devono porre molta attenzione alla targhetta apposta sulle pareti della cabina, che riporta tutti i riferimenti della ditta manutentrice. A questo punto, vanno immediatamente contattati i referenti riportati su tale targhetta, illustrando nel dettaglio la situazione al tecnico.

Regola n. 7: telefoniamo ai numeri di emergenza

Nel caso in cui non si riesca ad avere un recapito della ditta manutentrice, chiamiamo con il nostro cellulare i numeri di emergenza (112, 113, 115) e richiediamo un intervento immediato.

Regola n. 8: produciamo rumore

Se non avessimo modo di contattare né la ditta manutentrice, né i numeri di emergenza, facciamo in modo di creare rumori sufficientemente forti da essere uditi dall’esterno. Possiamo, per esempio, picchiare con un oggetto, con una scarpa o con le stesse mani contro le pareti della cabina. Se le porte hanno una buona trasmissibilità del suono, battere contro le pareti in modo fermo ed energico può creare un suono molto potente, amplificato a sua volta dal pozzo dell’ascensore. In alternativa, o in aggiunta, possiamo anche gridare con il massimo volume possibile onde richiedere aiuto.
Si tratta, in ogni caso, di operazioni che vanno eseguite con la massima calma e pacatezza. Tutto ciò potrebbe, infatti, creare panico tra i presenti all’interno della cabina: prima di agire è bene dunque accordarsi con tutti le persone presenti sul da farsi, in modo che la richiesta di aiuto sia coordinata e condivisa da tutti.

Regola n. 9: aspettiamo con calma l'arrivo dei soccorsi

Una volta compiute tutte le operazioni suddette, l’unica cosa da fare è attendere con tranquillità e con pazienza l’arrivo dei soccorsi, senza farsi prendere dall’ansia o dal panico. Se la ditta manutentrice è affidabile e di buon livello, l’uscita sarà immediata. Qualora la ditta manutentrice non fosse tale e la sua uscita tardasse dunque ad avvenire, nel giro di breve tempo giungeranno con ogni probabilità altri tipi di aiuto.

Regola n. 10: niente manovre o tentativi di salvataggio fai-da-te

Evitiamo di tentare l’uscita in autonomia e impediamo manovre manuali a persone non autorizzate. L’ultimo consiglio è proprio dedicato a ciò che è assolutamente sconsigliato fare in caso di ascensore bloccato (a meno che, ovviamente, non sussista un oggettivo pericolo di morte). Innanzitutto, non tentiamo di forzare l’apertura delle porte. Se lo facessimo, potremmo ferirci, privi poi della possibilità di medicarci; senza contare il fatto che non possiamo sapere a che altezza si è fermato l’ascensore (qualora ci trovassimo a metà tra un piano e l’altro, e riuscissimo ad aprire con la forza la porta dell’ascensore, ci troveremmo di fronte a una parete di cemento: cosa che creerebbe problemi tecnici ancora maggiori e un’impennata di panico tra i presenti). Altra cosa da non fare assolutamente: saltare con violenza all’interno dell’ascensore, nella speranza di farlo scendere. Se lo facessimo, creeremmo soltanto sollecitazioni inutili al sistema di sicurezza, aumentando inoltre la non certo gradevole sensazione di galleggiamento. Non tentiamo di arrampicarci fin sul soffitto dell’ascensore nel disperato tentativo di creare un varco da cui uscire. Quand’anche riuscissimo ad aprire questo varco, non potremmo mai pensare di uscire da quel vano: ci troveremmo, infatti, in un ambiente completamente buio e sconosciuto. Un luogo, dunque, dove i rischi sarebbero elevatissimi: di gran lunga superiori a quelli che si corrono restando calmi all’interno della cabina.


Cosa fa la differenza

Seguite questi 10 consigli, sia che in questo momento vi troviate nella non certo auspicabile situazione di un blocco dell’ascensore, sia che vogliate essere preparati al meglio per ogni evenienza.
E ricordate sempre che la vera differenza sta nella serietà, nell’affidabilità e nella professionalità della ditta manutentrice. Fatelo ben presente all’amministratore del vostro condominio. Parlatene con gli altri condomini durante le assemblee.

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